Un po' french sì, ma i baci teneteli per (dopo)domani.
Io, lo sapete, non mi formalizzo. Nel senso che qui, come ampiamente discusso, se non hai l'alito che sa un pochino di aglio non sei nessuno. Io mi adatto, mica per altro.
In Italia siamo tutti Conti di sta rapa e Contesse di sto struzzo e l'aglio lo evitiamo come la peste:
"sai, non lo digerisco...". tzè.
Poveracci voi evitatori di aglio, l'aglio è buono che sto male se ci penso (non vedo l'ora tornino quello
selvatico e
l'aglio fresco!!) e fa talmente bene che è come avere in casa un unguento magico e non usarlo.
Ricchissimo di
calcio
fosforo
potassio
iodio
ferro
Possiede proprietà
antibiotiche
antibatteriche
protettive dai metalli pesanti (inquinamento, cibi contaminati, otturazioni)
antiossidante
Ha un ruolo nel favorire
l'abbassamento dell'indice glicemico
la crescita dei capelli
il normalizzarsi della pressione arteriosa
la regolarizzazione di colesterolo e trigliceridi
Unico limite: quanto detto vale solo se consumato crudo. Nemmeno io ho tale tanto coraggio...
In effetti uno che ti parla e puzza d'aglio non è la fine del mondo. Ma tralasciando quelle circostanze in cui non puoi masticare una gomma perché stai andando ad un colloquio di lavoro/sei col presidente degli Stati Uniti/non vuoi prenderti rischi perché esci con quello carino del terzo piano che punti da otto mesi, in tutti gli altri casi puoi camuffare il 'problema'. E poi scusa, cos'è questa abitudine a parlare alla gente a 30 cm dalla loro bocca? Ecchediamine!
Anche la ristorazione si è adeguata ai sapori usando l'aglio con parsimonia. In Italia. Perché qui, no, ma nemmeno in Francia. E in Spagna neppure, per quel che ho sperimentato io.
Comunque il punto è questo: se amate l'aglio la ricetta che segue è da capogiro, se siete preoccupati per la riunione tete a tete di domani col capo annullatela, vale la pena.
Per 4
150 gr pastinica bollita
250 ml brodo vegetale (fate bollire carota/sedano/cipolla)
50 gr patata bollita
2 spicchi d'aglio
Formaggio erborinato (Roquefort o blue cheese o gorgonzola piccante/saporito)
Prendere qualche spicchio d'aglio e tagliare la punta, avvolgerlo nella carta stagnola e infornare per mezz'oretta a 180 gradi.
Bollite la patata con la buccia e pressatela nello schiacciapatate (la buccia rimane come scarto). Lasciare a parte, coperta.
In un mixer frullare la pastinica bollita con acqua, un cucchiaino pieno di formaggio, l'aglio spremuto con le mani, motivo per cui abbiamo tagliato la punta, (così sguscia che è un piacere). Iniziare con uno spicchio, frullare e assaggiare, eventualmente aggiungerne altro.
Aggiustare di sale, aggiungere la patata e mixare
poche volte con brevissime pulsazioni. L'amido della patata, se frullato, dà alla crema una consistenza appiccicosa e collosa che è meglio evitare.
Servire ben calda con una macinata a fresco di pepe, meglio se macinato grossolanamente, un filo d'olio ed eventualmente portare in tavola altro formaggio per chi volesse maggior sapore.
Ora, così è come l'ho fatta io.
Ma l'idea, sebbene bisbigliata sommariamente e a denti stretti arriva da
qui, lui è un francese scazzato e con la moustache storta, ma fa da mangiare davvero bene. Un ristorante? Macché, in perfetto London style, in una libreria. Accartocciati sul fondo, tra uno scaffale e una cucina improvvisata.
Tra l'altro una libreria che voi foodie dovete visitare perché vende solo libri di cucina.
Books for Cooks.
Menù con l'acqua del sindaco compresa nel prezzo a 5 pounds.
Roba che non ci credo nemmeno io che c'ho messo il naso.
Buon french kiss a tutti...