Buon Natale

Avevo appena pensato che non avrei postato più nulla fino alla prossima settimana, magari raccontando il Natale come lo si mangia a casa delle mie famiglie.

Il vero dramma è che non ho finito i regali di natale e sono in pieno panico, in più mi è tornato il raffreddore e fuori fa freddo. E poi a me il Natale non piace, mi mette l'ansia (cosa non mi mette l'ansia?). Sono rimasta scottata da piccola. Genitori separati, seconde nozze, figlia unica, due stati, due maroni. Dopo un momento di splendore iniziale sono arrivati dei cuccioli di uomo nuovi che hanno rotto l'idillio e io mi sono improvvisamente ritrovata adulta senza averne diritto né sicuramente voglia.
[mi pare di aver già raccontato 'sta mena...]

Genitori siate intelligenti ed equilibrati (impossibile), che poi vi crescono come me. ;)

Insomma, il lunedì è già finito ed io non ho portato a casa nulla. Mi sta salendo il "panico da 23 dicembre".
Per distrarmi ho deciso di far fuori la dispensa, volevo eliminare tutte le confezioni aperte. Il progetto è iniziato e si è concluso con questo post. Per finire il cioccolato ho aperto la farina di mandorle, per far fuori i pistacchi ho aperto lo zucchero.
Però vi lascio un bel regalo di Natale, ça va sans dire che è un esperimento, ma mi rende il cuore gonfio di gioia (lo riconoscete il linguaggio Xmas friendly?) annunciarvi che finalmente inizio a sviluppare una minima sensibilità per le proporzioni: questo dolce è One shot - One kill, non mi ci sono allenata.


Ti piace se:
-hai una passione smisurata e quasi imbarazzante per il cioccolato fondente, leggi amaro.
-apprezzi i dolci umidi.
-allunghi sempre la forchetta, voluttuosamente, per 'un ultimo morso' prima di riporre i dolci.


Le quantità riportate sono per una teglia tonda diam. 18.

100 gr farina di mandorle
100 gr quinoa bollita, scolata e raffreddata
80 gr di zucchero semolato
45 gr cacao amaro
50 gr burro
50 gr di cioccolato fondente
2 uova
un  mandarino, succo e zeste
1 cucchiaino di lievito

Per la glassa
80 gr di fondente
due cucchiai di zucchero a velo

Per la granella
una manciata di pistacchi o mandorle
un cucchiaio colmo di zucchero

Sciogliere a bagno maria il cioccolato e il burro, insieme.
Accendere il forno a 180 gradi.
Tagliare un cerchio di carta da forno e foderare il fondo della teglia. Imburrare le pareti con parte del burro in ricetta.

In una ciotola versare quinoa, farina di mandorle, zucchero, le due uova (sbattute a parte), il zeste e il succo di un mandarancio o mandarino, il cacao setacciato con il lievito e infine cioccolato e burro fusi. Mischiare con una spatola. Versare nello stampo, infornare.

Granella
In una padella antiaderente versare lo zucchero e i pistacchi. Appena lo zucchero si scioglie e si caramella versare il tutto sulla carta da forno. Attenzione perché la temperatura ell zucchero a questo punto è simile a quella della lava. Una volta freddo spezzarlo e frullare con il pulse della consistenza che più piace.

Il mio dolce si è cotto in 25 minuti.
Non usate la prova dello stecchino perché il dolce deve restare umido. Al tatto la consistenza è soffice.

Lasciar raffreddare, sformare.

Glassa
A bagno maria sciogliere il cioccolato per la glassa con due cucchiai di zucchero a velo e tre cucchiai d'acqua. Se il cioccolato si rapprende è perché c'è poca acqua, aggiungere altra, poche gocce alla volta, continuando a girare.
Versare e spalmare sul dolce freddo. Aggiungere la granella.

Note
Sull'onda della sensibilità delle proporzioni... se avete una teglia di 22/25 cm, mi sento di suggerire di aggiungere il 25% di parte secca (farina di mandorle e quinoa) e il succo di un mandarino.
Io non amo i dolci dolci, questo è pure particolarmente ricco. Se lo volete normalmente zuccherato aggiungete 20 grammi di zucchero.
Per la glassa ho usato un cioccolato davvero amaro, da qui la necessità di usare lo zucchero a velo. Giocate con acqua e zucchero, secondo il vs palato.

Con la dovuta cautela (cacao in polvere e cioccolato) è una ricetta gluten free, ha pochi grassi o.O, poco zucchero e mooooolto affetto.

Buon Natale a tutti. Siate buoni, che conviene. ;)

XMAS PROJECT - the end

3 FOODBLOGGER 2 Stati 1 INCONTRO 6 spritz 100.000 mail
5.000.000 DI RISATE 3.689 VISITE 80 DOWNLOAD
86 COMMENTI 9 RICETTE 1 PDF TANTI FINALISTI
1 SOLO VINCITORE MILLEMILA RINGRAZIAMENTI.

(ho copiato l'intro della Vale, perché, problemi? Vale hai da dire qualcosa in merito?)


Dopo lungo summit, alle finali siamo arrivate con tre nomi e mezzo, ma solo UNO, lui solo può essere incoronato quale degno vincitore, avendoci trovate unanimemente d'accordo.
Colei che ha scritto un messaggio sufficientemente lungo per adularci a dovere senza essere stucchevole, colei che ha colto sopra ogni ragionevole dubbio lo spirito amorevolmente scanzonato e disimpegnato del progetto, colei che ha lasciato un messaggio di speranza per il futuro - e giurato eterna fedeltà (oh, mò l'hai detto!) - e lo ha fatto con semplice ironia e garbato perculo è

di Spadellatissima
con questo commento lasciato al post di Roberta

<< Partiamo dal presupposto che vi ho conosciuto adesso e dopo aver letto il pdf in ufficio (con annesse smorfie e risate a denti stretti) mi toccherà andare a leggere tutti i millemila post sui vostri blog perchè ormai sono entrata nel tunnel...e non ce n'è di luci sul fondo, nemmeno quelle di Natale proprio! Sono ufficialmente dipendente! (o "addicted" che fa tanto British).
Sul "mandarino o arancio a seconda del deretano" sono caduta dalla sedia!!! Penso di non aver mai riso così tanto leggendo delle ricette! Un paio di volte ho anche dovuto fare una pausa per far tornare la faccia ad un livello di serietà accettabile per un ufficio. 
Siete divertentissime, schiette e VERE! Ecchecazzo! Non facciamo finta di imbellettarci con blog sfarfallosi ed eleganti che in fondo in fondo siamo tutti un pò grezzi...
Adesso però vorrei specificare una cosa. Il "mini pirla contest" è basato sui commenti e quindi tutti più o meno ci siamo spremuti le meningi per risultare simpatici e all'altezza della situazione...ma sinceramente, contest o non contest (tanto un pò pirla lo sono di sicuro anche senza contest) il commento ve lo lascio con piacere, ma perchè proprio ve lo meritate! Avete avuto un'idea geniale e alla faccia della 125482211esima ristampa, questa cosa la dovete rifare!!! Ma non a Natale prossimo eh, no no!
La dovete rifare per i Maya (che c'hanno anche un pò scassato la wallera), per Capodanno, per la Befana, per Carnevale, Pasqua con i tuoi e tutto il resto con chi vuoi!
Dimenticavo....tanti auguri Grazie(lle) >>

Del mittico premio segue immagine, Lina, ora la vera sfida è farci arrivare il tuo indirizzo entro 24 ore!

Ringrazio tutti i lettori, e ancor più i commentatori, per l'impegno e la partecipazione e le belle parole e le crasse risate.
Un pensiero speciale, e particolarmente pirla, alle mie sorelle di avventura, con cui spero di bere presto una birra al pub qui dietro.


(12 fogli carta velina stampata, due rotoli nastro adesivo di carta stampato, un sacchettino, pirottini, 10 tags segna regalo e 35 adesivi segna regalo).



In scadenza!

Il commensale è ossessionato dalla scadenza. In particolare quella dei freschi.
Ogni volta che apre il frigo mi chiede se quello che ha in mano è scaduto.

UNO. Può accadere che forme di vita aliena si manifestino in frigo, ma è raro assai e a quel punto si vede bene che il prodotto 'è scaduto'. Fatta eccezione per le eccezioni: quanta roba scaduta ci può essere in un frigo ogni giorno?
DUE. Sai leggere.
TRE. Sei un uomo fortunato, ti sono stati dati tutti i sensi, usa anche l'olfatto e il tatto oltre che la vista.
QUATTRO. Smettila di chiedermelo su tutto quello che vedi in frigo per più di tre giorni.
I pomodori non scadono. L'insalata non scade. Le melanzane non scadono. Il cavolo non scade.



Oggi invece scade il ns supercontestgiveaway -->
e nell'attesa che arrivino ancora commenti 
(come, non avete ancora lasciato il vs? Tzè)
che possano rivoluzionare la classifica, vi rifilo il fondo del frigo, tutto rigorosamente 'scaduto'.



In realtà si dovrebbe dire -'poco' rigorosamente scaduto-.
Perché qui ci sono tre ingredienti: cous cous, cipolle e topinambur.
Ah, bhè, aglio ;)

L'influenza e la tosse mi hanno davvero tagliato le gambe, non ho nemmeno fatto la spesa... che insulto... e non fare la spesa al sabato significa non farla più fino alla settimana successiva. Ad oggi siamo a 13 giorni senza spesa. Stomale.
Al supermercato (qui) non compro vegetali. Ci provo eh, ma alla fine non posso impedirmi di guardare la provenienza. Chile, Mexico, Nigeria, South Africa. Pronto pronto?!!
Vuoi dirmi davvero che due cipollotti non ce la facciamo a coltivarli in UK??
E quindi esco a mani vuote.

Il mio procedimento per il cous cous è sempre lo stesso (insulto). Se mi vede un marocchino mi appende al chiodo come un agnello in Place Jemaa El Fna.

Generalmente il cous cous si cucina da solo con del brodo, si sgrana e si serve con sopra/attorno le verdure o l'agnello o quello che è. Per farlo bene basta seguire le istruzioni riportate sulla confezione. Non ho mai visto una confezione senza istruzioni. Lo giuro.
Ora lo compro al supermercato bio, in Italia lo prendevo nelle macellerie Halal, quasi tutte vendono anche alcuni prodotti tipici, oltre alla carne e dell'ottima menta (prendetela lì!).
Se lo faccio con verdure cotte e lo servo asciutto lo cucino sempre nelle verdure. Qualunque sia la verdura che avete scelto (verdure che restano abbastanza compatte) tagliatela a pezzetti/striscioline e cuocetela in padella/pentola. Se volete dargli un profumo un po' esotico potete usare del cumino se vi piace, oppure aggiungere della curcuma o un pizzico di curry.

A cottura avvenuta (verdure al dente) creo uno spazio nel centro della padella, verso un filo d'olio e aggiungo il mio cous cous (3/4 di bicchiere a testa), lo giro con le verdure e aggiungo dell'acqua calda leggermente salata. Tanta acqua quanta ne basta per coprire a filo il cous cous. Spengo il fuoco e copro. Dopo 10 minuti il cous cous avrà assorbito l'acqua e sarà cotto.
Più il cous cous è grosso, come ad esempio il maftoul, più acqua devo mettere, e spegnerò la fiamma solo dopo che questa avrà ripreso il bollore. 
Claro no?

Il commensale è in volo, affronta la neve e il gelo per tornare dalla sua principessa (sono io, oh!), vado a sistemare i morti che ho lasciato per casa in questi due giorni di solitudine. Almeno il frigo è vuoto, non c'è nulla di scaduto.

Buon week end a tutti! E, chi ce l'ha, giochi con la neve, permettetevi il piacere di essere felici.







Il Risveglio porta consiglio

Appena pubblicato il post del nostro contestgiveawayvattelapesca (o vatteneApesca, come dice la mia amica) sono stata assalita da almeno 13 virus diversi (ahahah, fa scena dire 13 vero?) che mi hanno bloccata orizzontale per cinque giorni. Sono stata uno zombie per i primi tre, ma non avevo una sola linea di febbre. Non posso spiegare la frustrazione di dover dire che sto male 'come se avessi 39', ma ho 36. Non ti si fila nessuno.
Al quarto giorno è subentrato il raffreddore, al quinto la tosse.
Sto dormendo seduta, nel letto degli ospiti.
Non vi faccio pena?

Per la precisione la tosse è arrivata dopo la gita di sabato. -.-
C'è stato un piccolo atto di negligenza. o_o'

Premessa.
Non sono assolutamente una fan di Twilight, non bevo sangue e non mi tingo la faccia di bianco ogni mattina. Non amo il macabro e questo è solo un caso, dopo le tombe di St Martin.


Siamo andati in gita al Cimitero di Highgate.

 Assolutamente da
ve-de-re!
E' una meta relativamente facile, si raggiunge con la metropolitana e una piccola camminata, ci si arriva in circa 20 minuti da Oxford St, per dare un'idea.
Sembra una scenografia complicatissima, assolutamente suggestivo e di oggettivo valore culturale, tanto da rientrare nel patrimonio paesaggistico del Regno Unito. Il cimitero viene trattato a tutti gli effetti come un sito culturale. Si paga un ingresso di 7 £ per il lato ovest, il più antico di cui vedete le foto, dove si ha accesso solo attraverso una visita guidata (programmate con scadenza di 30 minuti nel fine settimana, su prenotazione il mercoledì). Verificate sempre la linea Northern, durante i week end fanno spesso lavori di manutenzione.


Oltre a proteggerne l'ingresso da vandali e ladri (fanatici che smembrano le antiche bare per recuperarne il legno), l'accesso guidato tutela i visitatori da possibili incidenti. Il fatto che questo cimitero sia costruito nella boscaglia su di una collina ha compromesso lo stato di conservazione di alcune monumentali tombe che risultano essere ora pericolanti. Come ci spiegava la simpatica guida volontaria: "se vi cade addosso una di queste tombe di marmo venite seppelliti direttamente. E a noi dispiacerebbe che non pagaste".
Humour inglese.

La visita dura un'ora e viene fatta in inglese, solo una buona conoscenza della lingua permette di comprendere tutti i dettagli (e le battute) che vengono dati. Nemmeno il commensale ed io abbiamo colto tutto. C'è anche una zona est (altre 3 £ ma senza guida) dove si può rendere omaggio a Marx. Altri illustri presenti ad Highgate sono i membri della famiglia di Dickens (non Charles), nonché un lungo elenco di noti inglesi e non che arrivano dai più diversi ambiti, dell'editoria allo sport, dalle arti alla scienza.

Le foto non permettono di sentire gli odori e i rumori della vegetazione, nemmeno le sfumature dei colori sono affidabili, ma qualcosa dovevo pur farvi vedere...
Una cosa è certa, tutto quel verde vi da l'idea di quanto umido (e freddo) potesse essere e del perché da quattro giorni mi sto ciucciando lo sciroppo antitussivo come fosse tisana e dormo ancora dai vicini.

Stamattina mi sento meglio. Il risveglio è stato morbido e mi sento quasi rinata. Oramai è una settimana che non cucino nulla e nel dormiveglia di questa mattina mi è venuta voglia di tatin. Lo sapete che ho finalmente trovato la mia ricetta perfetta? Cioè, quella combinazione di tempi, misure e metodi che sortisce la tatin come mi piace. Ho anche fatto io la pasta sfoglia. Roba pesante insomma. Ma non è questo il post dove ne parlo.
E allora? E allora ecco cosa ho sfornato. Anzi, spentolato.



Per togliermi la voglia di Tatin, ma rinunciando a sfoglia ed etti di burro ho usato:

Dosi per una pentola antiaderente (e che possa andare sia sul fuoco che in forno) di diametro 15 cm ca.
Due mele bio NON sbucciate, tagliate a quarti (senza torsolo ;)
100 gr yogurt bianco non zuccherato
90 gr farina
50 gr zucchero più due cucchiai
2 noci di burro
cannella, chiodi di garofano, anice, vaniglia (a piacere)
1 cucchiaino di lievito
1/2 cucchiaino di bicarbonato
1/2 limone, succo e zeste
un cucchiaio di olio (io ho usato l'oliva, ma non è determinante il tipo perché è poco)




Nel pentolino mettere burro e zucchero a fuoco moderato. Aggiungere le spezie che più piacciono, una spolverata è sufficiente. Nel tempo che si lavano le mele e le si taglia in quarti lo zucchero si caramella leggermente. Appoggiare le mele e preparare l'impasto.

In una ciotola sbattere l'uovo, aggiungere l'olio, lo yogurt e il limone, mescolare.
In un'altra ciotola setacciare farina, lievito, bicarbonato, zucchero. Aggiungere la parte liquida a quella asciutta e girare con una spatola.
Versare subito l'impasto (che sarà denso) direttamente sopra alle mele, mettere la fiamma al minimo.
Accendere il forno a 200 gradi.

L'impasto si gonfia e si cuoce in circa 15/20 minuti, se passato questo tempo la superficie resta troppo umida ripassare il dolce in forno caldo un minuto.
Rovesciare caldo. Se mettete subito lo zucchero a velo si bagna, aspettare che il dolce sia freddo.
L'impasto resta umido e soffice, super profumato.

XMAS PROJECT


Nel mio unico corpo vivono una stronza cinica e una romantica emotiva (anche un po' bipolare, ma questa è altra storia). Tutte e due buongustaie, comunque ;).
Posso dire le più becere brutturie, ma piango convulsamente con la pubblicità della Barilla. Se nella stessa frase pronunci due delle parole 'mamma', 'morte', 'amicizia' o 'vecchiaia' inizio una nenia che mi sanguina il cuore. Ma se una vecchina fa la gnorri e mi supera nella fila, pregate. Per lei. 

Con Robi e Vale c'è questo tacito accordo, direi piuttosto tacita reciproca comprensione e accordo sul fatto che ci rispettiamo anche se ci sfottiamo alla grande, che il rispetto arriva dal 'non detto' prima ancora che da quello che si pronuncia. Tra le righe, fino ad oggi ;) ci si stima. E cosi e' nato il Xmas Project, da un'idea (balzana o malsana, una delle due) di Roberta. Ha buttato sulla pista da ghiaccio Vale e me che godiamo sadomasochisticamente di queste battute. Ma siamo anche, tutte e tre, avide di risate.

Condividiamo con voi questo progetto e in cambio vi chiediamo un commento.

Sappiamo bene come gira il mondo, non ve lo chiediamo mica 'aggratis', premiamo quello che più ci ha fatto ridere con un xmas pack! Perché se il monaco sara' magro a causa della crisi, almeno gli facciamo un bell'abito!

E se mi mostro affettuosa e impegnata con il contest in corso di Roberta e Silvia, qui...mostro. ;)

Benvenuti nel nostro
Xmas Project

Clicca QUI per scaricarlo

Anteprima


Lo puoi sfogliare anche qui




Il banner


Dettagli per la partecipazione

1) Il Natale su questo blog ha inizio oggi 4 Dicembre 2012 e finirà alle 23.59 del 14 Dicembre 2012

2) Può partecipare solo chi possiede un blog (gli altri ne aprano uno…)

3) Il limite massimo dei commenti per ogni blog é 200; nel caso in cui i commenti superassero di parecchio questo numero, verrà aperto un nuovo blog e vi verrà comunicata la data in cui saranno elargiti gli autografi.

4) Sarà sufficiente lasciare almeno un commento, potranno essere commentati tutti e tre i blog (Cibo ForMe, Sale QuBi, Il Senso Gusto) ma con commenti differenti (seguendo l’ispirazione del momento). Quindi per non offendere nessuna di noi tre, non siate avare di commenti e sentitevi libere di gettarci addosso le vostre minchiate.

5) Esponete il banner del contest (qui sopra) nella barra laterale del vostro blog indicando che partecipate al contest dei blog sopra citati (da citare tutti e tre nell’ordine che preferite). Il banner dovrà essere linkato direttamente al post dedicato al contest in cui lascerete il primo dei vostri commenti.

7) I vincitori saranno resi noti entro il 16 Dicembre 2012, con una comunicazione pubblicata su tutti e tre i blog;

8) Il vincitore dovrà inviare una email alla titolare del blog su cui avrà lasciato il commento vincente per comunicare l’indirizzo dove poter spedire il premio. Dato che si tratta di cose natalizie, scrivete subito altrimenti vi toccherà attendere Natale del 2013 per poterle utilizzare. Nel caso in cui non dovessimo ricevere alcuna email da parte del vincitore entro 24 ore dalla comunicazione del nome, verrà dichiarato un altro vincitore. In tal caso, il vincitore che verrà escluso non riceverà alcun premio e non potrà avanzare nessuna ulteriore richiesta; (quindi poi non lamentatevi se non riceverete quei meravigliosi gift).

9) I commenti saranno giudicati secondo i seguenti criteri:

a) L’originalità del commento

b) La lunghezza del commento

c) L’amore che nutrite verso la foodblogger in questione

d) Il numero dei commenti

e) Quanto ce fate ridereeee!

10) I giudici che valuteranno le ricette siamo noi tre: due professioniste dell’ironia (Vale e Sarah) e una (Robi) che ha avuto la forza di volontà di arrivare fino alla fine di questo progetto. A loro insindacabile giudizio tra i commenti pervenuti, sarà scelto la (il) vincitrice (ore).






























Il premio sarà composto da articoli di cartoleria a tema natalizio, indicativamente come quelli che vedete in foto. Carta velina stampata, nastro adesivo stampato, carta pacchi, talloncini segna regalo...