Ciao ciao!!

Mi sveglio e sbrigo le faccende di chiusura.
Volete che vi spieghi quanto sia facile attivare un servizio e quanto impossibile sia disattivarlo...?
Ah, lo sapete già? Tutto il mondo è paese.

Mi viene fame e penso ad una colazione salata, tiepida perché fa freddo. Colorata perché sarà grigio anche oggi.

Davanti al frigo in cerca di ispirazione apro l'app sulle previsioni.
(Uno dice "a Londra non le tenete le finestre?". Fatemi romanzare un po', no??)

Ecco cosa si apre:




Lo vedete anche voi?!
Tutto quel giallo con una tendenza verso l'alto della temperatura?

Colaziono e scappo, fino a sera computer ciao!

Visto che per taluni potrebbe essere considerato un pranzo, lo posto.


Tofu impanato, avocado e mandorle.
Crunchy, tasty, rich in colour, vitamins (E in particular) and antioxidants.

I-phone pic. Mica male, eh?
In realtà non è impanato davvero. Son pur sempre le 10.30 e son pur sempre io... ti pare che friggo?

Ho passato tutti i lati delle fette di tofu in un mix di farina di mais e foglie di basilico e poi le ho cotte in padella su di un filo d'olio, a fuoco basso. Ho condito a parte l'avocado con olio e limone con cui ho preparato un letto per il tofu, a cui ho aggiunto infine le mandorle e il pepe rosa per profumare.


Quanti anni avete voi? Dentro.

Conoscete Forever 21?

E' un marchio d'abbigliamento low cost, onestamente non so di che nazionalità.
A Londra hanno uno store di 3 piani a Bond st. dove vendono cosine leggere e colorate, quasi tutti materiali infiammabili e usa e getta. -_-
La loro linea ha una allure che dire cciovane è già troppo da vecchia.
Ho già un punto di vista oltremodo superato solo per il fatto che ci penso.

Come dire... è un fast food. Non valuti la qualità, la durata, la filosofia che sta dietro al prodotto, ma l'effetto di poter essere subito accentrica/glam/di tendenza con poco investimento di tempo e denaro.
E domani verdura e t-shirt di cotone bio equo e solidale.

Mi piace tanto pensare di entrare lì e giocare. Di uscire nuova. Di fare un lifting alla mia personalità.
Ma sono negata. Lo shopping non è una faccenda che mi riguarda. Cioè, mi piace, ma non sono capace. Troppi stimoli visivi, non so fare gli abbinamenti, nei camerini fa caldo, se c'è gente mi innervosisco, non prendo mai la taglia giusta e prendo solo quella. Pazienza finita. Esco. A mani vuote e nervosetta.

Frequentare Lisa mi è servito ad aprirmi a nuove possibilità, ma il cammino è ancora lungo... 
Ultimamente ho attinto pure alle riserve auree, i miei pezzi forti sono diventati due giacche di Byblos di mia madre. Del 1984. Mh, forse era l'86.
Io me le ricordo addosso a lei. Capelli a spazzola, pedalata sul Ciao grigio e via nel vento!

E, se ci penso, alla fine, quel Forever 21 forse è fin troppo audace anche per una sciaquetta sbarazzina come me. Del resto io mi sono fermata a 28 anni. E se non fossi così sgraziata e cavallona mi vestirei come Audrey.

Che alla fine lo so che tutta stretta così mi si pezzano le ascelle e sono scomoda, quindi...


E allora mangio fast food, veloce sì, ma low fat e con amore.
Salsiccette di agnello e menta su insalata di rucola, cous cous e rapa bollita con melanzane grigliate, melagrana e yogurt.

Cuocere il cous cous e lasciarlo intiepidire prima di mescolarlo a rucola spezzettata e rapa tagliata a cubetti.

Per le salsiccette vanno bene le merguezes che trovate in qualunque macelleria Halal.
In padella, fuoco medio, senza grassi aggiunti, coprire e lasciar cuocere agitando di tanto in tanto.

Nella griglia o in una padella antiaderente cuocere le melanzane come fate sempre.

Impiattare e condire le melanzane con un filo d'olio a crudo e un pizzico di sale, lo yogurt greco e la melagrana.


























Per chi ama l'insalata condita ma ha problemi con le quantità di olio che può usare ho un suggerimento.
Oggi ho finito l'olio e quel cucchiaio che mi era rimasto l'ho allungato con un cucchiaio pieno di yogurt, serve meno sale (per il principio che l'acido amplifica la sensazione di salato) e abbiamo un condimento super. Try it!





Il momento della verità

Come raccontare il sobbuglio senza far cadere i maroni anche a voi? Bho, proviamo.

Macro
E' successo che lavoravo. Che dopo una laurea presa per riscatto dall'idea che avevo di me ho provato a fare un lavoro che mi faceva schifo. Poi ne ho trovato uno che mi piaceva, uno che al sabato sbuffavo perché non si andava in ufficio. In tutto questo percorso (wow, chi mi conosce si stupirà di questa capacità di sintesi :) ho incontrato la mia metà del mondo e a lui mi sono legata, con la mente e con l'anima.

Abbiamo deciso di seguire le esigenze lavorative di lui e siamo arrivati a Como.

Io spero che tra voi ci sia qualche comasco che mi aiuti a intellegervi. Perché noi veneti siamo un po' spacconi e chiusi e saccenti e ci piace il maiale, ma se ci dai un'ombra - di vino (vorrei farvi notare che abbiamo colonizzato il GloboIntero con lo spritz) diventiamo socievoli, chiaccheroni, amici e gente che ride.
Quasi due anni a Como la mia migliore amica è diventata la signora moldava che stirava dai vicini.

E giuro che so essere anche piacevole!

Da Como (ma poteva essere qualunque altra città!) a Londra.
Confido un segreto. Prima del primo bacio, prima di amarci, prima di sapere chi fossimo davvero... avevamo fantasticato sulla possibilità di venire a vivere a Londra insieme. Era il 2003.
Devo spiegare nulla?


Qui il vortice eccitante mi ha travolta e ho vissuto uno degli anni più fichi degli ultimi tempi. Mio e della città. Il mio primo intero anno a Londra. E poi il giubileo! Le olimpiadi! Il mio primo concerto in uno stadio GiGA! L'inglese che inizia a diventare comprensibile, andare a correre a Kensington, vedere tutte quelle casette e quei pub decrepiti e neri che mi piacciono tanto, il corso di cupcake, le lezioni di pilates, fare la spesa e scoprire cucine e prodotti nuovi, vivere col sorriso e la bocca aperta e gli occhi pieni. L'emergenza idrica (si, questo è triste, ma guardiamo il bicchiere mezzo pieno) perché da decenni non si vedeva un sole e una siccità e delle temperature così, da far invidia alla Sicilia. Ho macinato km e km, ho scovato giardini e impresso ricordi, odori, suoni.

Londra è grande e l'ho mangiata voracemente quanto più ho saputo fare.

Poi qualcosa è cambiato.
la routine che placa l'eccitazione. il desiderio di cercare un lavoro. la famiglia che chiama e scompiglia. il bisogno crescente di socialità. il sole si vela e il freddo scende senza darci tregua, dalla scorsa estate.

E adesso che me ne vado ho capito la fortuna che ho avuto, perché ho scoperto che è vero per davvero che il colore del cielo ha un ruolo su come il tuo corpo e la tua mente filtrano il mondo.
A me iniziava a venire la tristesse.

Micro - dov'ero negli ultimi mesi
Fiumi di ospiti della categoria "ah, te ne vai? allora vengo! di nuovo", la nonna di mio marito che decide di lasciarci, le vacanze, il nonno che non trova più interessante la vita terrena senza la nonna e la raggiunge (drammaticamente romantico, lo so), visite in Italia, visite in Francia da mio padre, Como, Bassano del Grappa, Milano, Como, Milano, Bassano, Nizza... e il pensiero che se ci fosse una raccolta punti Easyjet avrei raggiunto già il premio più ambito.

Como I'm coming back, be ready, perché questa volta ti voglio mordere e voglio che ci amiamo con passione.

AAA cerco casa, lavoro e amici nuovi con cui gozzovigliare.

Nell'attesa di scoprire cosa mi riserva il futuro continuo a condividere le mie scoperte e porto un po' di luce e colore in casa.

Lo sapete che forma ha la curcuma prima di arrivare in polvere nel vostro vasetto?
Secca sembrano degli stronzetti, ma fresca ha i colori del calore, i colori dell'argento, la potenza della vita.

Si dice che...
la curcuma sia un'altro di quegli elisir di lunga giovinezza. Pare vantare proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antitumorali. Di sicuro quella fresca è ricca di vit. C e B6, di minerali e aiuta la digestione perché stimola la produzione di enzimi digestivi.





Io l'ho sminuzzata con gli altri ingredienti e unita a dello yogurt greco per marinare del petto di pollo cresciuto libero (il pollo) che mi è costato un occhio della testa. Era buono, ça va sans dire. ;)




























Per due affamati 400 gr di petto di pollo tagliato a piacere
Zenzero (una radice grande come una noce)
Curcuma (due cucchiaini/una radice)
Un limone (succo e scorza)
Una stecca di citronella
Due spicchi d'aglio
Peperoncino a piacere
Yogurt Greco (quello denso senza zucchero) 200 gr

In un piatto fondo mettere il pollo ricoperto del succo e della scorza grattugiata del limone. Conservare in frigo.
Nel frattempo pulire, sminuzzare e mischiare gli ingredienti restanti.
Usando un nuovo contenitore (non di metallo che con limone e yogurt non si piacciono) ricoprire il pollo del composto creato e rimettere in frigo almeno mezz'ora. Tenere da parte il succo di limone della prima marinata.

Scaldare un'ampia pentola antiaderente con tre cucchiai d'olio e adagiare il pollo. Farlo colorare a fuoco vivace da ambo i lati e quando inizia ad attaccare versare il succo del limone della prima marinata. A questo io aggiungo, se necessario, ancora un mezzo bicchiere d'acqua di cocco (o acqua del sindaco in mancanza della prima). Abbassare leggermente la fiamma, salare e coprire fino a cottura.