Pensierino della sera

Liliana Porter


Niente cibo oggi per voi, condivido solo una piccola riflessione sulle difficoltà oggettive e soggettive e sul fatto che non ci si deve mai arrendere, agli altri, alle insidie e soprattutto a sé stessi e ai propri mostri.
Promettetemi che non perderemo la speranza e la fiducia.



Anche se a volte ci sembra di scavare un buco sul 
bagnasciuga.



Sono un po' latitante ma la vita mi sorride e vi penso. ;)

Affidabililtà e sgombro.

Blog che parlano di blog. Blogger che osservano altri blogger.
E' tempo di riflessioni in rete e sento il flusso che mi trascina. 
ah ah

Qualcuno fa il blogger di mestiere, dev'essere una vitaccia... ;)
Per altri è solo un passatempo senza impegno, c'è invece chi lo tratta come un gioiello e chi lo usa come la scenografia di una condivisione, a volte di una condivisione che nulla ha a che vedere con l'oggetto del blog stesso. Poi c'è chi di mestiere fa il wannabe.

Assodato che un certo grado di narcisismo sia sempre presente, altrimenti la torta al cioccolato me la faccio e me la mangio senza dirlo a nessuno, mi chiedo il senso di raccontare la mia vita e i miei intimi pensieri. Cosa cerco negli altri, cosa gli altri possono trovare interessante in me.
E soprattutto mi chiedo cosa metto io nel mio di blog. Chi sono e in cosa credo, all'interno di questo mondo così modernamente chiamato food.
C'ho pensato un po' ma non ho trovato tante risposte.

Mi rilassa cucinare e mi diverte sperimentare. Pochi passaggi altrimenti mi stresso. La mia 'cucina' non può che essere spontanea, essenziale, basica e il più delle volte veloce.

Mi piace mangiare. Mi piacciono i sapori puliti, mi piace riconoscere la qualità della materia prima, mi piace giocare con i sapori ma senza alterarli.

Mi piace sapere come mangio. Cerco di fare scelte consapevoli, dove consapevole a volte vuol dire essere coscienti di non fare la scelta giusta. Prodotti freschi, stagionali, a km ridotto.

Mi piace capire cosa mangio. Proprietà nutritive e valori nutrizionali (non parlo di calorie) e come/quanto si deteriorano in cottura.

Mi piace pensare di mangiare 'meno malsano' possibile. Eliminare i grassi saturi a favore degli insaturi, ridurre al minimo i prodotti elaborati e/o confezionati e quelli a lunga scadenza. Per quel che posso mi informo e cerco di condividere quello che scopro sull'avere un'alimentazione equilibrata e completa.

I fallimenti li condivido ma solo se possono essere di spunto per capire qualcosa, non nascondo l'orgoglio quando mi cimento in prove che riescono, non compro le meringhe e dico che le ho fatte io (tanto non ci credereste lo stesso), leggo solo chi ha una personalità che mi rapisce.

*Guardo con sana invidia a chi fa delle belle foto, per la loro pazienza e caparbietà, prima ancora che per il risultato, ma soprattutto apprezzo la genuinità e l'autenticità, lo spirito di iniziativa, il blogger che imita il blogger non ha nulla da insegnarmi, nel senso pragmatico e filosofico. E la leggerezza.
(*Su tutto questo seguirà approfondimento).

E visto che tutto ciò resta costante, il credo, l'intento e la trasparenza, visto che cerco di migliorarmi ma oltre un certo livello (musica di guerre stellari in sottofondo) ci sono forze oscure che me lo impediscono O.o' allora ho pensato che forse (almeno) il 'premio' affidabilità lo accolgo con piacere.
E nel farlo ringrazio Meg e Vale che mi hanno donato il loro, ormai un po' di tempo fa.



E per coerenza con quanto appena detto, vi dono questa perla di semplicità.

Filetti di sgombro marinati (tre filetti)

Zenzero fresco grattugiato (un cucchiaio colmo)
Semi di coriandolo (un cucchiaino)
Semi di cumino (un cucchiaino)
Semi di finocchio (un cucchiaino)
Fieno greco (un cucchiaino)
Limone 1 (succo e zeste)
Tre filetti con la pelle

Verdure a piacere, io ho usato:
Cipollotto fresco, carote, basilico, lattuga, aglio, avocado.

Togliere le spine lungo il filetto con l'apposita pinzetta (con quella per le sopracciglia si può provare ma il pesce un po' si rovina. Io mica l'ho mai fatto, me l'han detto). -_-
In una padella tostare tutti i semi e poi pestarli al mortaio. Mischiare tutti gli ingredienti e ricoprirne il pesce dalla parte della carne. Appoggiarli con la pelle a vista in un contenitore ermetico e rimettere in frigorifero per almeno mezz'ora.

Le verdure le ho saltate velocemente con un filo d'olio pochi minuti prima di servire, a fuoco spento ho aggiunto la lattuga e il basilico e girato. Ho coperto con un coperchio e sul piatto ho aggiunto l'avocado.

Per il pesce ho usato una padella antiaderente vuota, ho appoggiato il pesce dalla parte della pelle per circa 5 minuti, l'ho poi girato dalla parte della carne e ho terminato la cottura. Fiamma alta, attenzione a muovere spesso la padella per evitare che si attacchi. Salare pochissimo prima di servire.


Ringrazio il mio fidato Iphone per l'immagine che non rende minimamente la bontà ma apprezziamo lo sforzo.












French kiss? :/

Un po' french sì, ma i baci teneteli per (dopo)domani.

Io, lo sapete, non mi formalizzo. Nel senso che qui, come ampiamente discusso, se non hai l'alito che sa un pochino di aglio non sei nessuno. Io mi adatto, mica per altro.

In Italia siamo tutti Conti di sta rapa e Contesse di sto struzzo e l'aglio lo evitiamo come la peste:
"sai, non lo digerisco...". tzè.
Poveracci voi evitatori di aglio, l'aglio è buono che sto male se ci penso (non vedo l'ora tornino quello selvatico e l'aglio fresco!!) e fa talmente bene che è come avere in casa un unguento magico e non usarlo.

Ricchissimo di
calcio
fosforo
potassio
iodio
ferro

Possiede proprietà
antibiotiche
antibatteriche
protettive dai metalli pesanti (inquinamento, cibi contaminati, otturazioni)
antiossidante

Ha un ruolo nel favorire
l'abbassamento dell'indice glicemico
la crescita dei capelli
il normalizzarsi della pressione arteriosa
la regolarizzazione di colesterolo e trigliceridi

Unico limite: quanto detto vale solo se consumato crudo. Nemmeno io ho tale tanto coraggio...

In effetti uno che ti parla e puzza d'aglio non è la fine del mondo. Ma tralasciando quelle circostanze in cui non puoi masticare una gomma perché stai andando ad un colloquio di lavoro/sei col presidente degli Stati Uniti/non vuoi prenderti rischi perché esci con quello carino del terzo piano che punti da otto mesi, in tutti gli altri casi puoi camuffare il 'problema'. E poi scusa, cos'è questa abitudine a parlare alla gente a 30 cm dalla loro bocca? Ecchediamine!

Anche la ristorazione si è adeguata ai sapori usando l'aglio con parsimonia. In Italia. Perché qui, no, ma nemmeno in Francia. E in Spagna neppure, per quel che ho sperimentato io.

Comunque il punto è questo: se amate l'aglio la ricetta che segue è da capogiro, se siete preoccupati per la riunione tete a tete di domani col capo annullatela, vale la pena.

Per 4
150 gr pastinica bollita
250 ml brodo vegetale (fate bollire carota/sedano/cipolla)
50 gr patata bollita
2 spicchi d'aglio
Formaggio erborinato (Roquefort o blue cheese o gorgonzola piccante/saporito)

Prendere qualche spicchio d'aglio e tagliare la punta, avvolgerlo nella carta stagnola e infornare per mezz'oretta a 180 gradi.
Bollite la patata con la buccia e pressatela nello schiacciapatate (la buccia rimane come scarto). Lasciare a parte, coperta.
In un mixer frullare la pastinica bollita con acqua, un cucchiaino pieno di formaggio, l'aglio spremuto con le mani, motivo per cui abbiamo tagliato la punta, (così sguscia che è un piacere). Iniziare con uno spicchio, frullare e assaggiare, eventualmente aggiungerne altro.
Aggiustare di sale, aggiungere la patata e mixare poche volte con brevissime pulsazioni. L'amido della patata, se frullato, dà alla crema una consistenza appiccicosa e collosa che è meglio evitare.

Servire ben calda con una macinata a fresco di pepe, meglio se macinato grossolanamente, un filo d'olio ed eventualmente portare in tavola altro formaggio per chi volesse maggior sapore.

Ora, così è come l'ho fatta io.

Ma l'idea, sebbene bisbigliata sommariamente e a denti stretti arriva da qui, lui è un francese scazzato e con la moustache storta, ma fa da mangiare davvero bene. Un ristorante? Macché, in perfetto London style, in una libreria. Accartocciati sul fondo, tra uno scaffale e una cucina improvvisata.

Tra l'altro una libreria che voi foodie dovete visitare perché vende solo libri di cucina. Books for Cooks.
Menù con l'acqua del sindaco compresa nel prezzo a 5 pounds.
Roba che non ci credo nemmeno io che c'ho messo il naso.

Buon french kiss a tutti...






Il pesce che ti guarda, 30 minuti a tavola!

Mi prende la fame alle 6/630.
Cerco di saziarmi con i profumi e inizio a cucinare qualcosa.
A volte mi dedico ad altro per distrarmi e stare lontana da tentazioni 'rovina cena', ma calcolo sempre male i tempi e mi ritrovo che siamo pronti per andare a tavola e la cena non c'è.
Come a dire che in fatto di distrazioni lobotomizzanti sono maestra.

Ieri ho azzardato un "30 minuti e siamo a tavola" ma non sapevo bene a mangiare che cosa... o.o'

Non appagata dai soli gamberi avevo comprato anche due ali di razza. Ma la razza era già bella che scuoiata, non solamente morta.
La razza però è una bestia che ti guarda.
Anche se ora no, non può più, ma io so che lei ti guarda. O.O
Vista dalla pancia (dove in effetti ha gli occhi) sembra di vedere un volto. Non è proprio un bel volto e se si pensa che è una parente stretta dello squalo è quasi inquietante. Non che i pesci, gli animali marini in genere, abbiamo mai avuto uno sguardo dolce e affettuoso come quello del cucciolo di labrador, ma alcuni più di altri (vedi lo squalo) hanno quell'occhio tondo e nero profondo che ti ipnotizza.

Google Images (questa è grossa, forse addirittura una manta,
ma la faccetta che fa rende bene l'idea "I'm watching you!")
Della razza si mangiano solo le ali e se avete l'ardire di comprarla intera (io ho smesso), dalla regia mi dicono che dovete "togliere la pelle e tutta la parte gelatinosa" -_-

La razza ha carne molto compatta e bianca, io la trovo buona ma delicata, mangiata con dei sughi saporiti a mio avviso si perde completamente. La carne è distribuita sopra e sotto ad un ventaglio di cartilagine, l'ala è più carnosa e spessa a ridosso del dorso e si assottiglia verso l'esterno.



Se doveste farne dei pezzi va tagliata lungo la larghezza per seguirne le scalanature (e per fare porzioni simili).

Quindi
Ho acceso il forno a 180°, ho tagliato due patate e le ho messe a bollire* per qualche minuto, ho sciacquato i funghetti prataioli. Tempo a disposizione e dimensione del taglio direttamente proporzionali (poco tempo, pezzi piccoli). Condito il tutto con olio, aglio, rosmarino e prezzemolo, ho salato.

Ho preso la mia razza, l'ho tagliata, asciugata, spennellata di olio, cosparsa di un pizzico di sale e di pan grattato, infornata. Solo una volta raggiunta la temperatura ho infornato il mix funghi/patate (il fungo salato e messo a bassa temperatura a volte mi perde troppa acqua e fa stufare quello che lo circonda).
La razza è pronta quando la carne è ben bianca e si stacca facilmente dalla cartilagine.
Ho fatto una salsa leggera con senape in grani, farina di mandorle (volevo lo yogurt ma era scaduto) e prezzemolo fresco tritato.


In quasi 30 minuti ho servito.
Quasi nel senso che 'quasi ce la facevo' ;)

La razza (dipende molto dalla grandezza) cuoce al forno indicativamente in 30 minuti, più veloce la cottura a vapore o in umido.

* ho i fuochi ad induzione, in due minuti l'acqua bolle. Ho pure barato quindi. :)