(Pubblico animalista e sensibile astenersi)
Sono così assente (dal blog, dalla rete, da me stessa) che, come dicevo rispondendo ad un commento, ultimamente mi sembra di 'tornare' ad ogni post.
Perché di fatto mi sono dedicata completamente ad altro per tutto il mese, tanto che iniziavo a sentire il bisogno fisico di postare qualcosa. Non prevedo ospiti almeno fino a metà febbraio (wowow che culo =_=) quindi adesso mi metto sotto.
In tutto ciò, pensate, non ho smesso di mangiare, ma ho anzi trascinato anche mia madre al solito Farmers' Market per la spesa del sabato. Che avventure eh!? ;)
"Dobbiamo arrivare appena aprono perché altrimenti fanno fuori i gamberi". Dicetti.
Ore 8.50 eravamo già in fila in attesa che aprissero il commercio.
Gamberi Inglesi, a me!
Sappiamo tutti che il pesce si mangia fresco. Cioè, se è fresco e non decongelato deve essere stato pescato da poco, occhio brillante e buon profumo di mare. A volte il pesce viene venduto molto fresco.
Cioè, così fresco che è ancora vivo. O quasi.
Cioè, così fresco che è ancora vivo. O quasi.
A Istanbul ho visto dei pesci in agonia sopra al ghiaccio. Non sono belle cose, ti senti davvero una bestia.
Ma se voi mangiate pesce (non entro poi nel merito delle carni) non crediate che il Bastoncino Findus arrivi bell'e fatto e impanato dai mari del nord. I pesci muoiono prima. E non di un colpo secco.
Ma se voi mangiate pesce (non entro poi nel merito delle carni) non crediate che il Bastoncino Findus arrivi bell'e fatto e impanato dai mari del nord. I pesci muoiono prima. E non di un colpo secco.
Comunque. Pesce vividamente fresco io non ne ho mai mangiato. A parte le ostriche.
Che non è pesce, ma è vivo (l'esempio col pollo o col polpo mangiato vivo lo tengo in repertorio per la prossima volta, ok?).
Mangiate le ostriche? Sapete come si mangiano?
L'ostrica che ti fa star male non è mai viva, o sana. L'ostrica che ti fa star male stava male anche lei. Oppure è sfiga. Perché l'ostrica buona (non nel senso di magnanima) purtroppo si mangia viva. E per essere sicuro che sia viva e sana la si 'pizzica' con la forchetta e la si guarda reagire prima di staccarla dalla conchiglia. La si annusa, a ulteriore conferma, e poi si mangia.
L'ostrica è l'unico piatto in cui puoi mettere il naso a tavola senza far la figura del tamarro.
L'ostrica è l'unico piatto in cui puoi mettere il naso a tavola senza far la figura del tamarro.
Lo so, siamo dei mostri.
Ma onestamente non penso a tutto questo quando mi arriva davanti un vassoio di Fines de Claire (vive la France!).
Un po' è triste, ma mi passa abbastanza velocemente.
Bene. Anche questi bellissimi gamberi inglesi (si chiamano proprio English Prawns) arrivavano drittidritti dal peschereccio, ancora energici a sufficienza per saltare fuori dalla cassetta, dalla bilancia e sgusciare di mano.
Gamberi freschissimi.
"Che meraviglia".
Ho pensato.
E' poi arrivato il momento di prenderli e buttarli in padella.
Un po' schifata lo ero, soprattutto mi ha impressionato l'idea di averli in mano, dopo una veloce sciacquata nel lavandino, per il trasferimento nella padella calda.
Così mi sono attrezzata di schiumarola e piatto e li ho affrontati. E mentre li maneggiavo ho realizzato che di lì a breve non sarebbero stati più vivi e arzilli.
Che di lì a breve sarebbero stati uccisi.
Che la mano che si doveva sporcare di sangue ERA LA MIA.
@-@
(momento di confusione)
A quel punto era davvero troppo tardi, mi si aprivano tre strade:
*comprare un acquario e ricreare l'ambiente marino per alloggiarli in attesa di poter raggiungere il mare e salvarli.
*lasciarli agonizzare lontano dal mio sguardo e mangiare alle 3.
Ho mollato un paio di urletti e condiviso con mamma e commensale l'atrocità del gesto.
Ho alzato la fiamma, li ho lanciati nel loro destino di aglio, samphire e pomodorini, e dopo aver coperto la strage con un coperchio ho girato il volto e mi sono lasciata trasportare in un pianto liberatorio al collo del commensale il quale ha commentato: "Amore, sei davvero troppo sensibile, non devi farle queste cose, vuoi che li seppelliamo?" Ormai! Ho fame, li mangiamo.
L'happy end è un'altra storia.
L'happy end è un'altra storia.
E adesso ditemelo che io, con qualunque prodotto ittico, devo darci un taglio.
(e invece no. segue...)
Ah, si, ricetta per 3:
in una padella versate un cucchiaio d'olio, uno spicchio d'aglio a lamelle, due manciate di pomodorini interi, un pizzico di sale e coprite con il coperchio. Tenete il fuoco basso altrimenti si asciuga troppo. Aggiungete dopo qualche minuto due manciate di samphire i gamberi e chiudete.
Quando la pasta è cotta scolatela umida (senza impegnarvi troppo ad eliminare tutta l'acqua) e spadellatela con i gamberi aggiungendo un filo di olio a crudo.