Istanbul_photopost

Ho esagerato?
In vacanza dal 17 dicembre all'11 12 13 14 gennaio?

Quando si dice che "non è tutto oro quel che luccica" si parla precipuamente di simili casistiche, quelle in cui sembri in vacanza da un mese e invece sembri e basta.

Sorvolo sul viaggio Londra-Venezia del 22 a cui è subitosubito seguita una inattesa trasferta (1100 km dallo start, santopanettone!!) in Francia per recuperare mio padre dall'ospedale (sta benissimo ora, ha ricominciato a mangiare come non ci fosse un domani). Sorvolo (non senza aver condiviso materiale visivo) sul tour de force che tutti ci accomuna: Vigilia e Natale e noipureSantostefano.
Tavolo di mammà

Non vi spiego lo sforzo nel condividere gli spazi abitativi nella generale insofferenza perché sì, ci amiamo tutti, ma oramai siamo troppo grandi anche per il cuore di mammà e papà. E noi pure abbiamo quelle due o tre abitudini ed esigenze o_O. Neppure vi elenco l'infinito numero di amici da visitare cercando di organizzarli in priorità: neo genitori, partorienti, gravide, amici che non sai più se hanno ancora i capelli, amici del cuore...e gli altri "la prossima volta" perché siamo già esauriti e vogliamo fuggire lontano lontano.
Regalo
Istanbul ci sembrava abbastanza irraggiungibile da Facebook e vagiti.
Tre giorni per noi che abbiamo cercato di spendere nel modo più brillante a noi noto: 25% cultura, 26% cibo, 49% riposo. Scientifici.

Non sapevamo molto e abbiamo avuto la fortuna di annoverare tra le nostre conoscenze la brillante Sharla, che in poche righe ci ha dato una mano per strutturare il nostro mini viaggio.

Il nostro hotel, come suggerito nel suo sito (Unusual Hotels Of the world) era nel quartiere storico di Sultanahmet, nella parte europea, abbiamo alloggiato al Dersaadet.
Albergo ricostruito in stile ottomano, ha degli interni accoglienti e gradevoli. A noi è sembrato di entrare nell'Orient Express, in un episodio di Agatha Christie.


Accolti con amore e cura offrono un servizio attento e discreto. Ottimo rapporto qualità/prezzo, ottima la posizione. Colazione gustosa, formaggi freschi e olio bio la mia scelta. L'unica nota negativa sono stati i succhi di frutta, che non sono freschi né di qualità. Tuttavia la vista che offre la terrazza delle colazioni oscura velocemente questo dettaglio ;)





Arrivati alla sera abbiamo fatto un giro del quartiere. Scesi fino al mare ci siamo fermati all'ingresso del ponte di Galata, abbiamo mangiato il bread&fish: un paio di barche adibite a griglie dove si cucinano unicamente distese di pesci tutti uguali, serviti in un panino. Sono un po' delicatina con le spine, ma il sapore era ottimo. 
Fish & bread

Fish & bread 'kitchen'



Istanbul come noi l'abbiamo conosciuta:

Day One.
La posizione dell'Hotel permette un vantaggio sulla visita di Aya Sofya, delle Cisterne e della Moschea Blu. Le code diventano presto lunghe, non poltrite. E soprattutto non abbandonatele, Aya Sofya è uno dei monumenti più affascinanti che abbia mai visto. Gli ingressi costano circa 25 Lire Turche (circa 11€).
Moschea Blu

Cisterne


Pranzo al galoppo, Kebab, ça va sans dire.
Passeggiata fino al Gran Bazaar. Che a noi non ha entusiasmato affatto, un po' fake.

Gran Bazaar


Cena all'Haci Abdullah, nel quartiere nuovo sopra Galata (ci sono tantissimi quartieri ma io sono una sega con i nomi, siate pazienti). Consigliato da diverse guide cartacee e on line. Cena buona, come quasi ovunque, nulla è preparato espresso. Qui ho scoperto il timo selvatico.

Viene servito in insalata fredda, soprattutto cotto, condito con limone, ha una foglia più grande e meno fitta del timo a cui siamo abituati. Al dente risulta un po' coriaceo, ma non è 'filoso', profumatissimo com'è facile immaginare. Al mercato lo vendono a 2,50 TL al mazzetto.


Il promontorio si raggiunge con la funicolare o a piedi, ma la salita è mooolto ripida, sappiatelo.
In questa zona commerciale merita di essere segnalato il Flower Passage (per la struttura) e il mercato del pesce (io alla sera non ho potuto vederlo). Camminate con la testa alta, alcuni palazzi sono di indubbio fascino. I negozi e l'andatura sono da Hight Way Qualunque, è molto commerciale.


Day Two.
Dopo una lunga visita a Palazzo Topkapi, imperdibile l'harem (il cui ingresso richiede un biglietto aggiuntivo) abbiamo preso il traghetto per Kadikoi, sul versante asiatico.

A dispetto dell'accoglienza poco illuminata (palazzi moderni e per nulla curati), subito dietro il molo si aprono strade ricche di negozi e mercati. 
Il pranzo al Ciya.

Qui abbiamo mangiato al Ciya (attenzione ad entrare in quello giusto: il Ciya Sofrasi, non Ciya Kebap!!). Una fa-vo-la! E pure economico. Ovviamente in questo paese non trovate carne di maiale, l'agnello regna quale sovrano indiscusso e non è come il nostro, dategli una chance, voi che non lo amate. Se dovessi riassumere i sapori turchi citerei: succo di limone e aglio, bulgur e yougurt, ceci e prezzemolo, melanzane e melagrana. Gli abbinamenti sono da leccarsi i baffi.




Rientrati sul versante europeo abbiamo visitato il mercato che si trova alla destra di Moschea nuova e del Bazaar del spezie (guardando la cartina, spalle al mare). Perdetevi tra i vicoli, non è infinito ed è molto autentico, più del Bazaar delle spezie che, a nostro gusto, non merita più di un'occhiata, come del resto il Gran Bazaar. In entrambi va apprezzata tuttavia la struttura nella quale sono inseriti.
Moschea di Suleymaniye
Al tramonto concedetevi lo sforzo di salire fino alla Moschea di Suleymaniye, il fascino mozzafiato dei minareti illuminati e sorvolati da stormi di gabbiani vi ripagheranno di ogni fatica (il dislivello è notevole). 

Tulumba. Fritti e passati nel miele. Piccole bombe.


Pillole:
- i biglietti di Tram, Traghetti e funicolare  sono gettoni e si prendono dalle macchine automatiche prima dei tornelli, tutti 3 TLire cad.
- siate turisti consapevoli e rispettosi: in Moschea nessuno entra con le gambe scoperte e le donne coprono anche il capo. Ci si toglie le scarpe all'ingresso, rammendate i calzini.
- ovunque soggiorniate fate un salto nel quartiere di Sultanahmet dopo il tramonto, anche con la nebbia. L'atmosfera che vi circonda guardando Aya Sofya da un lato e la Moschea Blu dall'altro vale il viaggio.
- noi abbiamo evitato di mangiare a Sultanahmet e nei ristoranti sotto al ponte di Galata. A voi di giudicare.
- il caffè turco è amaro oltre ogni quantità di zucchero usata.
- Istanbul siede su colline, camminando terrete in allenamento i glutei.
- fatevi un giro in traghetto, i gabbiani vi inseguno e godete di una spettacolare vista sullo skyline della città.
- i trasporti sono efficienti e puntuali.
- le urla che sentite sono quelle del Muezzin che richiama alla preghiera (non sempre dallo stesso minareto).

- in Turchia non si balla la danza della trattativa, ma solo la Dervisci, i prezzi possono essere ritoccati quanto da noi.
- l'atmosfera, i ritmi e l'aspetto della città non sono per nulla europei.
Nonostante alcuni scorci siano di indubbio fascino la città resta abbastanza disordinata.







































A presto!




15 commenti:

  1. Una sola parola: SPLENDIDO. Ho sognato, veramente.. deve essere una città meravigliosa.. grazie per questa condivisione! L'ho apprezzata molto!! Un abbraccio e un bacio! :) Bentornataaaa!

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  2. inutile dirti che istanbul è uno di quei posti che sogno da sempre, altrettanto inutile precisare che due bimbi piccoli mal sopportano le mete culturali (se non c'è piscina e parco giochi... non si và), quindi rimando, arriveranno tempi migliori. Poi dai, sei fortunata, in tre gg. di full immersion ti sbologni i parenti per un anno che poi non li vedi più???? Dove devo firmare????

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    1. ahahah parenti serpenti!
      Scherzo... -_-
      Non li sbologno affatto, torniamo a casa ogni tanto o vengono loro da noi, la sai la storia di Maometto e della montagna, no? E non erano TRE giorni ma 10!
      Dieci giorni entusiasmanti! Non vediamo l'ora di tornare!!
      (Lara, caspita, mi leggono sia mamma che suocera, vuoi farmi avere dei problemi??? ;)

      No Istanbul non è per piccini, non si divertono e diventerebbe faticoso per i grandi. Aspetta qualche anno ma poi vai!

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  3. Ah eccoti, pensavo ti fossi persa dietro le 'pieghe' dell'ospite :-)
    Ma lo sai che alcune foto sono davvero bellissimissime!!! Complimenti per il reportage, non li amo particolarmente ma il tuo l'ho letto davvero volentieri.
    E poi Instambul è tra me mete che vorrei visitare, ergo, prendo appunti.
    Un abbraccio

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    1. Lo so che voi 'professionisti' della reflex non apprezzerete, ma io in viaggio uso quasi solo l'Iphone... E per quel che è, un telefono, fa delle foto interessanti.
      Istanbul vale, segna segna...
      bacio

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  4. ....che ricordi! Una città bellissima...soprattutto per i panorami che hai reso alla perfezione, la Moschea Blu...le piccole moschee nel vecchio centro, i battelli...prima o poi ci torno! Ben tornata cristiana

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  5. Istanbul sarà con molta probabilità la meta del nostro prossimo viaggio. Quindi reportage utilissimo e ricco di informazioni. Magari prima di partire ti chiederò qualche altra dritta, just in case... Un bentornata anche dal profondo sud.

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    1. Il ns è stato davvero un piccolo viaggio, ho riportato quasi tutto qui, ma chiedimi tutto quello che vuoi.

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  6. Eccoti. Finalmente sei tornata a far qualcosa.
    Si ma, dov'è la ricetta??

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  7. L'inizio del post, non lo nego, ma mi ha fatto preoccupare.
    Però poi mi sono distratta col resto :)
    Istanbul è nella lista dei viaggi da fare presto per noi due. Le tue foto mi hanno fatto sentire i profumi di quella città.

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    1. Ciao Ross! Andate in primavera, adesso fa freschino... brrr...

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  8. e io che ti credevo a dormire!! e invece eri in giro per il mondo. bel reportage, se penso che potrei andarci... chissà quale sarà invece la nostra prossima meta... un bacino! sere

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    1. Perchè siete delle malfidenti! ;) O forse vi ho dato modo di pensare che sono una poltrona??? mmmm... ;)
      Un bacio a te!!

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