Zuppette, tombe e dintorni

Sto grattando il fondo. Ho esaurito le scorte auree raccolte nell'ultimo soggiorno italiano.
Ormai mi resta solo un cespo di radicchio di Treviso, che mi supplica di essere mangiato prima di passare a migliore vita. E io non riesco a mangiarlo. Dopo di Lui, il nulla.
O peggio, ancora rape. E cavoli.



Ho fatto una zuppa di lenticchie, radicchio e merluzzo e mi è venuta in mente una crema di funghi assaggiata lo scorso inverno in una cripta, seduta sulle tombe.
Sì si, ho detto cripta. E tombe.


Luogo di cui non vi ho ancora parlato. Ma quanto gelosa sono? ;)


Rimedio subito.

Siamo in Trafalgar Sq e probabilmente la National Portrait Gallery è una delle mete della giornata. Oppure avete seguito il mio consiglio e siete andati alla vicina Somerset (10 minuti a piedi). Oppure siete appena usciti dal vortice consumistico di Covent Garden e dovete ricongiungervi con la vostra spiritualità. Oppure vi piace il jazz.
Accanto alla Chiesa, tra questa e Pret a Manger, c'è una struttura in vetro, si vedono un ascensore ed una scala. Entrate.
He sì, this is London... Sto parlando della cripta del St Martin in the Field. Suggestivo luogo dove trovare ristoro e, al mercoledì sera, poter cenare ascoltando musica jazz.
Hanno una cucina tipicamente inglese con servizio a buffet, tipo mensa. E' un luogo spartano che odora un po' di brodo, non posso consigliarlo per come si mangia (lasciatevi tuttavia tentare dal mezzo chilo di crumble che propongono come dolce!), ma volendo è possibile consumare solo un caffè o semplicemente visitarla. E questo sì, vale la pena farlo.



La mia zuppa di lenticchie (per due) invece era così:

Lenticchie Umbre (un bicchiere e mezzo)
Alloro (una foglia)
Pomodoro concentrato
Aglio
Merluzzo (due filetti lunghi circa 10/15 cm) 
Radicchio di Tv (un cespo)
Zeste di mezzo limone bio non trattato
Olio EVO


Ho cotto le lenticchie in acqua (il doppio del loro volume) con una foglia di alloro, un spicchio nudo di aglio, un cucchiaino di pomodoro concentrato, sale. Ho messo tutto nella pentola a freddo dopo aver sciacquato le lenticchie. Non ho aggiunto olio. Lasciato sobbollire per una mezz'ora (generalmente vengono date delle indicazione sull'etichetta). Ho eliminato aglio e alloro e frullato grossolanamente le lenticchie. L'obiettivo era renderle cremose senza perderne la forma.

In una padella ben calda ho saltato il radicchio con un filo d'olio e il zeste, sale e pepe. Trasferito il radicchio in un piatto piano.

Ripulita la padella con la carta da cucina l'ho usata per saltare il merluzzo in abbondante olio, tagliato a cubetti. Definisco abbondante: cinque cucchiai. Se lo fate per più persone cuocete il pesce un po' alla volta e ripulite la padella con la carta dopo ogni cottura. Questo evita che la carne delicata del pesce si attacchi e si sbricioli. In generale, cucinare poco alla volta, vale per tutte le cotture dove si desidera tenere alta la temperatura.

Qualunque cosa io provi a fare (nel senso che magari mi sfugge qualche trucco/nozione) il merluzzo un pochino si sbriciola. E questo è più vero più si aumenta il tempo di cottura. Il merluzzo cuoce in un paio di minuti, forse meno, non lo abbandonate.

Cotte le lenticchie, è un piatto che si può fare espresso.




6 commenti:

  1. ..sai che le lenticchie e' uno dei miei piatti preferiti?
    Ti ho linkato sulla mia pagina FB, spero non ti dispiaccia ;)

    Bacio e a domani!

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  2. ok adesso siamo scesi anche nelle tombe...ma tu ne sai una più del diavolo però riemergi sempre con dei piatti che mi fanno venire voglia di correre a casa a prepararli (il che è tutto dire, sai che sono nel periodo del 'lontano-dai-fornelli'...)
    abbracci

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    1. Dovro' pure mettere il mio tempo al servizio della comunita'...

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  3. non so se mi inquieta di più l'idea di pranzare tra i cadaveri o il fatto che la zuppa di lenticchie radicchio e merluzzo alla fine sappia di funghi.
    comunque brava, bella ricetta e indicazione interessante.

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